Biblioteca PGR


PP1046
Analítico de Periódico



MAIELLO, Vincenzo
Legge e interpretazione nel ‘sistema’ di «Dei delitti e delle pene» / Vincenzo Maiello
Diritto Penale XXI Secolo, a.19 n.2 (luglio-dicembre 2020), p.343-368


HISTÓRIA DO DIREITO, POLÍTICA CRIMINAL, PODER REPRESSIVO

Ad oltre duecentocinquant'anni dalla sua pubblicazione, Dei delitti e delle pene ci appare ancora un’opera seminale che continua ad interrogare i fondamenti e le funzioni del più terribile dei poteri pubblici. L'importanza dell’opuscolo sta nel fatto di rappresentare un primo, embrionale programma di politica criminale orientato alla minimizzazione del diritto penale e discendente dalla centralità riconosciuta ai diritti naturali della persona. Funzionale a questa prospettiva è l'edificazione di un sistema fondato sulla legge, qualificata dai caratteri di chiarezza e precisione e dalla dannosità sociale delle condotte vietate, e sul divieto di interpretazione, inteso quale divieto per il giudice di corrompere i limiti della decisione politica del sovrano. Il lavoro analizza il senso e la portata dei concetti di legge e interpretazione emergenti dal libriccino, evidenziandone la coerenza con l’imprinting del progetto beccariano derivato dall'origine contrattualistica dello Stato e dal carattere limitato del potere di punire. Si tratta di un'impostazione che, in un tempo di crisi della legge e di straripamento dell’interpretazione, esprime uno spirito che chiede di essere recuperato in una moderna lotta per il diritto.