Biblioteca PGR


PP569
Analítico de Periódico



GATTA, Gian Luigi
Sulla riforma della prescrizione del reato, bloccata dopo il giudizio di primo grado / Gian Luigi Gatta
Rivista Italiana di Diritto e Procedura Penale, Milano, Nuova serie a.61 n.4 (ottobre-dicembre 2018), p.2345-2358


DIREITO PENAL / Itália, CRIME / Itália, PRESCRIÇÃO PENAL / Itália

La l. 9 gennaio 2019, n. 3 (“Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici) ha anticipato il dies ad quemdel termine di prescrizione del reato, individuandolo nel momento in cui diventa esecutiva la sentenza che definisce il giudizio di primo grado (o irrevocabile il decreto di condanna). La riforma entrerà in vigore il 1° gennaio 2020. In relazione ai fatti commessi dopo questa data, la prescrizione del reato — che notoriamente nel sistema italiano ha assunto dimensioni patologiche — non potrà più verificarsi nei giudizi di appello e di cassazione. L’Autore commenta la rilevante novità, dandone un giudizio negativo nel metodo: la l. n. 9 del 2019 interviene infatti a poco più di un anno dalla riforma Orlando, realizzata con la l. n. 103 del 2017, sostituendola ancor prima che sia stato possibile misurarne gli effetti. Il giudizio dell’Autore è tuttavia positivo nel merito, in particolare rispetto all’obiettivo di rendere più efficace e ragionevole il sistema penale, riducendo il numero dei reati che si prescrivono durante lo svolgimento del processo, che risulta inutile e dispendioso. D’altra parte, la prescrizione bloccata dopo il primo grado pone il problema di un possibile effetto negativo sull’efficienza del processo nei successivi gradi di giudizio, rendendo fondamentali e urgenti, nelle more dell’entrata in vigore della nuova disciplina, interventi strutturali volti a garantire la ragionevole durata del processo, in attuazione dei principi di cui agli artt. 111 Cost. e 6 Cedu.