![]() | ![]() PP343 Analķtico de Periódico |
![]() | ![]() CARRATTA, Antonio Dovere di veritą e completezza nel processo civile / Antonio Carratta Rivista Trimestrale di Diritto e Procedura Civile, Milano, a.68 n.1 (Marzo 2014) ; a.68 n.2 (Giugno 2014), p.47-76 ; p.491-522 DIREITO PROCESSUAL CIVIL / Itįlia, VERDADE / Itįlia, DIREITO A JULGAMENTO IMPARCIAL / Itįlia PARTE PRIMA: 1- Premessa. 2- Il rinnovato interesse per il dovere di veritą e completezza:un quadro d’insieme. 3- Dovere di correttezza delle parti e modello processualedi riferimento. 4- Piano dell’indagine. 5- Alle origini del dovere di veritą ecompletezza delle parti: il dibattito intorno alla menzogna processuale sul finire delXIX secolo. 6- La riflessione della dottrina italiana sulla« buonafede »processualee sul « divieto di menzogna processuale » nel vigore del codice del 1865. 7- Ten-tativi (non riusciti) di introdurre un esplicito dovere di veritą nel c.p.c. del 1940. 8- La riflessione successiva all’introduzione del codice del 1940 ed il prevalere del-l’orientamento contrario ad ammettere l’esistenza nel nostro sistema processuale diun dovere di veritą e completezza. 9- Quale dovere di veritą e completezza? Un necessario chiarimento. 10- Il dovere diveritą e completezza nella riflessione della dottrinate descae austriaca: un «correttivo» al possibile abuso del potere allegativo delle parti. 11- Il « dovere di veritą » (Wahrheitspflicht) come « dovere di veridicitą » (Wahrhaftigkeitspflicht) o « dovere di veritą soggettiva » (subjektiveWahrheitspflicht). 12- Il« doveredicompletezza»(Vollständigkeitspflicht come correttari costruzione della fattispecie fattuale su cui si basa la domanda o l’eccezionedi parte. PARTE SECONDA: 13- Gli argomenti contrari all’ammissibilita del dovere di verita e completezza nel nostro sistema processuale: a) l’ipotizzato contrasto con il principio dispositivo e con il valore non probatorio delle dichiarazioni di parte. Critica. 14- Segue:b) l’ipotizzata alterazione del diritto di difesa e della regola dell’onere della prova. Critica. 15- Segue: c) l’ipotizzata limitazione del diritto di eccezione in senso sostanziale. Critica. 16- Segue: d) il problema dell’assenza di una previsione espressa nel nostro codice di rito e il suo possibile superamento in via interpretativa. 17- L’art. 88 c.p.c. come «norma indeterminata». 18- Il dovere di verita e completezza nel «prisma » dell’art. 88 c.p.c.: a) natura pienamente giuridica del dovere di lealta e probita. 19- Segue: b) contenuto e limiti del dovere di lealta e probita. 20- Segue: c) il convergente obiettivo del dovere di lealta e probita e del dovere di verita e completezza: assicurare il corretto esercizio delle prerogative processuali. 21- I limiti dell’applicazione del dovere di verita e completezza nel nostro sistema processuale. 22- Compatibilita con l’istituto della confessione e con il c.d. principio della non contestazione. 23- Conseguenze, processuali e non, della violazione del dovere di verita e completezza. 24- Considerazioni conclusive. |